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venerdì 16 marzo 2012

Monti e l'Abbiccì


Il sobrio Monti, al tavolo con il terzetto Alfano, Bersani, Casini, ha qualcosa di cartoonistico. Non so perché, ma mi ricordano le Giovani (si fa per dire) Marmotte al falò del Gran Mogol (no, non il paroliere di Battisti). Chiacchierando per cinque ore, pare abbiano raggiunto l’accordo su articolo 18 e giustizia, inclusa la responsabilità civile dei giudici. Fumata nera (chissenefrega, tanto era notte e non s’è vista) sulla Rai e sui temi relativi alla crescita economica.
Un riassuntino? Ai lavoratori tocca digerire il modello tedesco: “Mannò, non ti sto licenziando perché ti discrimino, è che tu manchi di disciplina e che io nun c’ho i soldi”. Ah! La causa durerà pochissimo, ché mica si può perdere tutto ‘sto tempo a tirare pedate a ignobili sederi fasciati da tute blu. 
Poi? Fornero - che, senza inopportuni articoli, passava di là - accelera sulla riforma sociale: basta con i millemila co-co-qualcosa. Su precari e disoccupati pioveranno “paccate” di contratti riuniti sotto un’unica egida: “F&T”, meglio noto come Firma&Taci, che fuori c’è la fila, e se non vai avanti col Cristo, la processione s’ingruma. Uh! Sei donna e, per di più, gggiovane? Fortunella! Ti offriamo un impiego con i contro-fiocchi! Come? Il bambino ti è rimasto fuori dalle liste dell’asilo? E vabbe’, come non detto... mica possiamo far miracoli!
Che altro? Ah già, Celo-manca, ché si chiamerà Giustizia per qualcosa. Ad Angelino va la figurina delle intercettazioni telefoniche (gli piace collezionare figurine, che ci volete fare?). A Bersani (pure lui, non scherza) quella dell’anticorruzione (botte ai privati, alle cricche e ai furbetti in doppiopetto, che pagheranno un po’ di più quando chiedono o accettano il pizzo. Per le giarrettiere ancora non si sa nulla).
Alla faccia dei leghisti, la responsabilità civile dei giudici dovrà essere limata e rimessa sulla bilancia; strizzando l’occhio alla moda, infine, per le toghe saranno valutate nuove nuances di rosso (gridare alla Toga Vermiglio, ammettiamolo, su!, fa tutto un altro effetto).
E la Rai? Non se ne esce. B la vuole pubblica. A è affezionato a Gasparri. Never ending story senza fortunadrago.

Ma, Lubrano docet, la domanda sorge spontanea: che diamine ci faceva, lì, Casini? Ehm, scattava foto da postare su twitter, augurandosi che questa esperienza di governo superi indenne il 2013. D’altronde, è sempre dall’ABC che si comincia, no?
Noooooooo!

3 commenti:

  1. Anche dalla penisola sorrentina è un piacere leggerti.

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  2. Ciao, bella Marì. Un bacio ai cuccioli e leva il morale alle stelle! Ti scriverò con calma. Abbraccio stretto.

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  3. Confermo quanto espresso da Maria, con la variante del luogo, nonostante i miei natali sorrentino-angresi. (come ti invidio mo', Maria!)
    E' un piacere anche da Asiago, in questo momento ;)))

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