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lunedì 5 marzo 2012

Voglia di ramazza



Ho sempre detestato i cani di piccola taglia, specie se ringhiosi e convinti, intimamente, di essere dei Dobermann. Non a caso, in tempi non sospetti decisi che, se mai avessi preso con me un “fedele amico dell’uomo”, esso sarebbe dovuto essere, in tutto e per tutto, cinomorfo. Insomma: un cane a forma di cane. Almeno una dozzina di chili, orecchi flosci quanto basta, muso non piallato da madre natura, coda intera, zampe snelle e falcata fiera. Ah! e nero, possibilmente. Al canile incontrai una cagnetta perfetta.  Fu amore (reciproco) a prima vista. Lasciata sufficientemente libera dal custode, mi saltò in braccio e non mi permise di dire altro che “Be’, credo di essere stata adottata!”. Zena è la regina cinomorfa.
Da sabato scorso (e così sarà sino a mercoledì), la nostra famiglia è ammorbata dal dog-sitting forzato. Un’amica è a spasso per l’Italia e - accidenti! - noi siamo gli unici che, ancora, accettano di tenere in casa il suo nefasto Coso pulcioso. Un inutile affarino impettito di cinque chili, color miele rancido, che ulula come un lupo delle steppe, orina contro ogni spigolo - più o meno vivo - di divani, stendibiancheria, stipiti, sedie e via ammobiliando e, se costretto a non fare quel che gli passa per la testa, pronto a estrudere la demoniaca mandibola e azzannare l’azzannabile. Mi prudono le mani. Nemmeno la peggiore psoriasi potrebbe farle fremere altrettanto. Ho una gigantesca, incredibile, insopprimibile voglia di prendere quel suo minuscolo deretano (sempre ben in mostra, ché la codina ridicola la tiene ritta come un’antenna) a scopettate. Vorrei ramazzargli il didietro fino a spazzarlo fuori dall’uscio, in giardino. Giorno e notte. Fuori, maligna bestiaccia! Al freddo, microbo peloso, così vediamo quanto dura quell’espressione strafottente intorno ai dentini aguzzi e irranciditi. Ti senti lupo? E allora esci, e goditi la distesa di altissima erba matta che che infesta l’orto, abitata da gatti grossi come bufali. E ti va ancora di lusso, ché l’autostrada - Uh, che disdetta! - è troppo distante da casa mia, e la scopa mi si consumerebbe tutta.

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