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giovedì 12 gennaio 2012

Lo stivale dei maiali



Ma dove diamine viviamo? E Maroni che la spara grossa, sfanculando segretamente il suo ex-mentore, e promettendo il voto a favore. E l’ex-mentore, meglio noto come L’Umberto (il cui nome indiano è   Beccati-Il-Dito-Medio-Duro-Che-Al-Resto-Ci-Ha-Pensato-La-Provvidenza-E-Guai-A-te-Se-Ridi), che sfancula Maroni, allarga le tasche, abbraccia Crapa-Bituminosa e dice “No, non lo ingabbiamo, il Coso, il Cosino, il Cosentino... massì, quella roba lì”. Compravendite che manco calciopoli (altra bella storia, quella) per salvare gli amici dei mafiosi... E poi? Referendum anticostituzionali. Sì, ma perché siamo un manipolo di babbei, ovviamente. Nati per abrogare, che proponiamo a fare? Ci basta firmare, ci basta! E ci sentiamo tutti più puliti dentro e più belli fuori! E ancora, cosa manca? Ah sì, i tassisti che minacciano scioperi a tradimento. A Venezia, per salire su un taxi acqueo e fare puff-puff sulle onde della laguna dall’aeroporto a Fondamenta Nove (8 minuti netti, fischiettando) chiedono Novanta euro. No-van-ta. “Eh va ben, ma ti sa quanto che ‘a costa ea licensa?” Costerà pure diciotto occhi della testa, ma quanto ci metti, con una tariffa oraria di Sei-cen-to-set-tan-ta-cin-que euro, a rifarti dell’anticipo?
Il guaio è che stiamo ancora qui a perdere tempo, a parlare di aria fritta. Liberalizzazioni? Ottimo, ben vengano! Ah, non mi fate pagare meno la benzina, ma mi permettete di comprare il borsone della mucca Lilla al distributore? Che culo!
Possibile che io, stipendiata (ancora solo per un paio di mesi) a 740 euretti sonanti, debba essere l'unica costretta a rimanere calma? 
Io non resto calma, cari i miei Monti, Maroni, Draghi e compagnia incassante. 
Voglio un lanciafiamme. Grosso. Rosso. Inesauribile. Voglio un lanciafiamme, perché sono esausta. Non ne posso più di ripetere “Ma se ne andassero tutti affanciufolo a manina, àffan...”. Voglio un lanciafiamme per farci un falò, con quell’allegra combriccola. Autodafé. Ma che incenerisca solo libri contabili e banconote. 
Voglio un lanciafiamme, accidenti.
E, come al solito, mi ricordo di chiederlo a Babbo Natale solo il 12 gennaio.

2 commenti:

  1. Siamo pieni di indignazione. Come non condividere. E dove sono i nostri intellettuali, quelli "diplomati", che fanno cassetta e chiasso a vanvera. Che senso di impotenza. Noi che i sacrifici li facciamo da una vita...

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  2. Gli intellettuali sono impegnati a storcere il naso per i vaffa che piovono da tutte le parti. Troppo impegnati a prendere le distanze. Arretrano talmente che, prima o poi, lungo la linea dell'Equatore, finiranno per urtare il proprio deretano contro quello di chi dicevano di voler evitare. Troppo impegnati a cianciare. Chi appeso a una tabacchiera finemente intarsiata, chi di fronte a soavi specchiere degne della più sfavillante Belle Époque... Si fa così presto, in fondo... o no?!

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