«No, mamma. Sciono gande»
«Ma anche i bambini grandi si prendono i bacini!»
«No, mamma.»
«Dai, uno piccolissimo, sulla fronte...»
«No, mamma.»
«E sul naso? Minuscolo, promesso!»
«Babene. Sciul naso.»
I miei capelli sono lunghi. Troppo, oltre la sbarra del lettino. Il naso ci finisce in mezzo. La bocca impertinente si accartoccia. Le unghie, tagliate di fresco, sedano il prurito.
Ma - aahhh! - sorride.
«Buonanotte, mamma.»
«Buonanotte Topoamoredellamamma. E buonanotte orsetto, buonanotte letto, buonanotte luce, buonanotte libri, buonanotte dischi, buonanotte cassette, buonanotte stereo, buonanotte piastrelle, buonanotte scarpe, buonanotte tende... »
Scendo le scale, un gradino già buio per volta. Fingo di chiudere a chiave la porta, “così restano fuori il lupo, gli uomini col pelo, quello con gli occhi nelle mani, il leone e i criceti”.
«Crunk-crunk-crunk», bello stentoreo, ché non abbia dubbi.
E buonanotte stelle,
buonanotte luna dietro i tetti,
buonanotte notte.
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