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martedì 10 gennaio 2012

Sei piedi



Vado pazza per le serie tv. Specie quelle d’oltreoceano. Sono storie. Leggermente più verosimili delle soap opera, infinitamente meno barbose (e le riprese non si limitano a primissimi piani immersi in aloni sgranati a tinte calde). Patinate, ammiccanti, in camice verde o togate, appollaiate tra madri e figlie o a due passi dal cimitero (ricordate Six feet under?), portano il cervello a spasso per un’oretta o due. Mi piacciono perché, ogni tanto, il disimpegno deve essere un imperativo categorico e perché quelle, le serie (soprattutto le meno serie), non hanno pretese. Nulla da insegnare. Morale poca e a buon prezzo. Tempo restituito al tempo. Ozio allo stato brado, ecco. 
La fiction italiana no, però, per carità. Gli attori nostrani sembrano ignorare con dolo la reviviscenza di Stanislavskij. Fanno finta, e si vede (la chiameranno ficscion per qualcosa, in effetti...). Non voglio buttare al vento la mia inerzia, disturbata da continue pronunce abbozzate, o da titaniche ortoepie forzate. Né tollero la straordinaria abulia espressiva delle varie belle fighèire alla Laura Morante.
Per questo non sopporto alcune penne. Quelle che cavalcano - con sella, a pelo, contropelo, per dritto e per rovescio - argomenti cosiddetti “caldi”. No, non parlo della stringente necessità di “stare sul pezzo”, ma di chi si ostina a propinare ribollita spacciandola per riso cinese all’ananas. Quasi quasi m’invento una petizione per estinguere i botta-e-risposta infiniti, le repliche geniali e le controrepliche imbufalite. 
E, vi prego, finitela di scartavetrare gli ammennicoli con i millemila approfondimenti di cronaca nera: poraccia, è morta, d’accordo... e sì, io sono una cinica inascoltabile; ma di Sara Scazzi (con o senza acca? Sara, non gli Scazzi), a me non frega un... tubo. Tubo, va bene? Sarebbe stata un po’ troppo facilotta, la battuta; non trovate?
Anche se non fosse di Vigevano, ascoltatela, la casalinga disperata, ché ogni tanto ci azzecca in pieno e sa perfettamente che il gioco (macabro o rosa - chissene, è lo stesso) è bello finché dura poco. 
E ora torno a stirare. La biancheria incombe, e finire sei piedi sotto terra è un lampo.

7 commenti:

  1. ah, Squadernatinimer...e che te lo dico affa'? credo di amarti di quell'amore intellettuale intriso di mistica adorazione tipico delle letture congeniali al mio spirito. Non so neanche che diavolo ho detto, ma mi è venuto di getto.

    Serie a gogo anche io. E quando sarò obbligata a passare al digitale(ché la mia regione è l'ultima) e avrò a disposizione quei canali malefici in cui le trasmettono h24 sarà un delirio.

    Concordo sui botta-e-risposta, cara la mia penna affilata e cinica. Ah, il gusto pieno della vita... Ostregheta quanto t'adoro! :-)

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  2. Se inventi la petizione, mi invento io mille identità e la firmo a oltranza! Non se ne può.
    Per le "ficscion" mi trovi più che d'accordo... e aggiungerei: vale lo stesso per le sit-com. Tanto belle quelle americane, quanto pietose quelle italiane, che però a differenza delle fiction per fortuna sono poche... :)

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  3. Cara la mia pennabiancasonnacchiosa, mi è semblato di vedele un gatto... Hihihi! E siccomechesonociecata, ma non da fondi di bottiglia, mi sa che hai inteso quel che intendevo... ergo: l'amore intellettuale intriso di mistica adorazione (Battiatesco e sognante q.b.) èrreciproco. :) Ps: per l'amaro, passa di qui. Un Averna non si nega mai!

    Cara Isa: vero, capperi! Ho scordato le sit-com! Maremma... le nostre sono un mare di lacrime. Hai presente la sensazione? Sì, quella che ti piglia quando ti vergogni per conto terzi? Ecco... :O!

    Vibbacio

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  4. Non parliamo di sit-com... sfondate una porta apertissima! sono una spettatrice di Friends in Italia quando ancora non se lo filava nessuno sul preserale di rai3(e all'epoca trasmettevano anche lo "scabrosissimo" Hellen senza battere ciglio con tanto di sdoganamento lesbico ante litteram-e la sottoscritta, appena adolescente, guardava e rifletteva senza fare domande scomode a casa e senza turbarsi minimamente-).

    Un cubetto di ghiaccio nell'Averna, grazie!

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  5. Finalmente qualcuna con cui condividere il fastidio per la fissità e l'afasia della "granitica" Morante! Eppoi non la inquadrano mai dalla vita in giù. Chissà perché...(perfidia femminile).
    Mi sono sempre domandata come mai Moretti la scegliesse:un pochino , appena appena, macroegotico? Bra'-bra'-brava!.

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  6. Se ci fosse il tasto piacioso ai commenti io piacio il commento di pennabianca :)
    Idem come sopra: sono friends-omane da anni, dalla prima messa in onda (che però era su rai due, eh) e non mi è sfuggito il pietoso, ridicolo, assurdo tentativo di emularlo, proprio qui in Italia. 'Na roba inguardabilissima che nessuno ricorda perchè credo l'abbiano tagliata dopo mezza puntata (e meno male). Aveva un titolo in cui c'entrava un indirizzo, ma ora non lo ricordo. Allora qualcuno osò dire che era la risposta italiana a F.r.i.e.n.d.s (anatema!): risposta sbagliata, a posto e zero in pagella! buah! :)

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  7. Ale, sì, ho presente quella sensazione perfettamente, purtroppo :)
    E poi vergognandomi mi domando: possibile che non sappiamo fare di meglio?
    Tutti a scimmiottare, e anche male.
    Ps: la Morante è una bella statuina (mezza, come suggerisce Maria ;) ), ma non è neanche la peggiore! E ho detto tutto... ;)

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