È come un’ostia, benedetta dalle circostanze o dalla necessità. Il dischetto lucido - metallo e adeguate scanalature - s’infila in bocca, tra i denti; scende lungo la trachea, sfiora i polmoni. Tintinna nello stomaco, tra schegge arrugginite di fraintendimenti, offese gratuite, sgarbate opposizioni, e oplà!, il miracolo è servito: il sorriso a gettone brilla, finalmente, sulle labbra.
Scalda minuti dolenti, accarezza timori vestiti di rabbia, rassicura intellettuali annoiati, sopperisce ai “buongiorno” strozzati in gola.
Serve sempre, per una buona causa o per il passaporto.
Dlin-contrazione muscolare-condiscendenza.
Dlin-dlin-dlin-dlin-dlin.
Ho infilato la mano nella solita tasca. Deve esserci un buco, nella fodera.
Il "dulcis" in fundo (si fa per dire)...bilancia la leggerezza apparente. Un equilibrio tra pensosità e necssità. Brava, Fronti.
RispondiEliminaGrazie, donna bella. Non è male la faccenda del blog: aiuta a espellere gli eccessi d'inconscio! Eheheheh...
RispondiEliminaEcco perché vengo qui? Perché? Perché come li racconti tu i gettoni nessuno mai ;)
RispondiEliminaHo mancato la virgola dopo "Ecco" oppure ho distrattamente usato il "?" invece che "!"... a questo punto, scegli tu :D
RispondiEliminaAhahahahahahahaha! Sei un fenomeno, naima! Mi rimetti a registro la giornata. Briiiip! Selettore su "BUONUMORE"! :)
RispondiEliminaSorrisi a gettoni e pillole in post. Qual modo migliore per leggere e imparare :)
RispondiElimina